Trattamento a Gemma Cotonosa

Il trattamento a gemma cotonosa è un trattamento preventivo insetticida nei confronti di eriofide (responsabile della patologia erinosi), tripide, ragnetto giallo e cocciniglia cotonosa della vite. I due insetti (tripide e cocciniglia) e i due acari (eriofide e ragnetto giallo) svernano allo stadio di adulto sotto alla scorza del legno e negli anfratti creatisi in essa, portandosi poi sui giovani germogli dove inizieranno a causare danni sin dai più precoci periodi primaverili. Ecco perchè è importante intervenire preventivamente in questa fase in cui sono maggiormente esposti all’ambiente circostante.
Chiedi consiglio al tuo tecnico di fiducia per saperne di più su quali prodotti impiegare e a quali dosaggi!
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LA CONCIMAZIONE PRIMAVERILE DEL VIGNETO

LA CONCIMAZIONE PRIMAVERILE DEL VIGNETO
La concimazione primaverile del vigneto permette di apportare quegli elementi di cui la pianta necessita per far fronte ai proprio fabbisogni nutrizionali durante il periodo vegeto-produttivo. L’utilizzo degli elementi nutritivi da parte della coltura è un’azione fisiologica costante per cui è importante somministrare in maniera mirata ed equilibrata quello di cui necessita per far fronte ad uno sviluppo vegetativo bilanciato che sostenga la produzione dell’annata.
In primavera-estate la pianta necessita di differenti elementi nutritivi rispetto al periodo autunno-invernale, come ad esempio azoto, potassio, calcio, magnesio e altri.
Oltre all’apporto minerale è importante sostenere anche suolo e batteri in termini di fertilità, attraverso l’impiego di concimi organici di qualità.
Ogni concime ha le proprie componenti in percentuali differenti e di conseguenza il proprio dosaggio di utilizzo in campo.
Per questo motivo richiedi una consulenza senza impegno al nostro team tecnico che ti supporterà nella miglior scelta per la tua coltura!
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Cocciniglie farinose della vite

Cocciniglie farinose della vite
Oramai le cocciniglie farinose della vite, che si tratti di Planococcus ficus o Pseudococcus comstocki, sono un ospite ostico presente in maniera ubiquitaria nei vigneti delle nostre zone per cui è importante fare prevenzione.
L’insetto compie tre generazioni all’anno ed il momento clou in cui si consiglia di iniziare a prevenire è quello della pre-fioritura, per poi continuare in post-fioritura. Il danno è incisivo e condiziona in maniera negativa l’esito della produzione. Il danno che provoca non è immediatamente visibile, ma è frutto dell’attività (nel tempo) di tutte e tre le generazioni. L’insetto si riproduce ad un tasso molto elevato, infatti ogni femmina depone dalle 200 alle 400 uova e producendo melata (liquido zuccherino) ne imbratta facilmente gli acini fino ad arrivare all’intero grappolo, causando poi marcescenza. Le cocciniglie farinose della vite svernano allo stadio di femmine adulte sotto la scorza del legno, si riproducono ed i nuovi nascituri si spostano poi sulle foglie dove crescono, si riproducono a loro volta ed infine si spostano sul grappolo (dove creano seri danni); spesso si nascondono all’interno di esso quindi non è facile individuarle senza un’accurata ispezione.
Per questi motivi è molto importante intervenire in momenti ben specifici in funzione del ciclo di sviluppo dell’insetto, per cui il monitoraggio in campo è fondamentale. A seconda del momento di intervento è concesso l’utilizzo di prodotti differenti per cui è altrettanto importante pianificare assieme al proprio tecnico di fiducia la corretta strategia di intervento.
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Marciume acido della vite

Marciume acido della vite
Il marciume acido della vite è una fitopatia causata da molteplici specie di lieviti e batteri che penetrano nell’acino grazie a lesioni della buccia (dovute a vari fattori quali uccelli, cracking, funghi, tignoletta, etc.) e si sviluppano a danno della polpa.
Quali sono le cause predisponenti la malattia?
- Umidità elevata associata alle calde temperature estive
- Cultivar caratterizzate da buccia sottile e grappolo compatto
- Proporzionalità diretta tra botrite e marciume acido (anche se è difficile comprendere quanto sia l’una a favorire l’altra)
- Presenza di insetti che causano la colonizzazione dell’uva da parte di funghi responsabili del marciume acido (in particolare Drosophila melanogaster e Drosophila suzukii)
Come affrontare questa problematica?
Da un punto di vista agronomico sicuramente tenere arieggiato tramite potature verdi favorisce un maggior passaggio dell’aria sfavorendo ristagni di umidità all’interno della chioma. Per quanto riguarda gli interventi è consigliato utilizzare (con il giusto dosaggio e la giusta frequenza) polveri di roccia che aiutano a mantenere asciutti i grappolo in via preventiva. Nel caso che il marciume dovesse presentarsi (in genere nel periodo pre vendemmia è dove si manifesta maggiormente) la polvere di roccia non cura il problema ma sicuramente lo rallenta.
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Impiego di insetti utili in agricoltura

Impiego di insetti utili in agricoltura
E’ possibile impiegare insetti utili per il controllo di insetti dannosi per le colture, in quanto hanno un ruolo diretto nella difesa come antagonisti, il tutto in totale forma sostenibile!
Insetti predatori ed insetti parassitoidi per il controllo bioloigco, qual’è la differenza tra i due?
Gli insetti predatori predano direttamente la loro preda, di cui si nutrono per sopravvivere ed accrescersi. I predatori si nutrono dei parassiti in qualunque fase del loro sviluppo (uova, larva, adulto). In base alle loro predilezioni in fatto di cibo, possono essere monofagi (si nutrono di una sola specie) o polifagi (si nutrono di più specie). I parassitoidi vivono a spese di altri insetti ovvero in una particolare fase del ciclo vitale vivono a spese di un organismo ospite. Gli adulti depongono le uova all’interno di un organismo di un’altra specie, all’interno del quale cresceranno le larve. Alla fine della fase di sviluppo del parassitoide inevitabilmente l’ospite muore.
Esempi di insetti utili in commercio:
- Anagyrus vladimiri contro cocciniglie
- Anastatus bifasciatus contro cimici
- Adalia bipunctata contro afidi
- Anthocoris nemoralis contro psilla
- Cryptolaemus montrouzieri contro cocciniglie
- Pytoseilus persimilis contro ragnetto rosso
- Trissolcus basalis contro cimici
Questi sono solo alcuni esempi, in commercio ce ne sono disponibili molti altri. Ogni insetto viene impiegato secondo strategie di intervento ben precise in quanto ogni specie di insetto ha il proprio comportamento ed il proprio ciclo biologico.
Insetti utili come impollinatori
Gli insetti impollinatori hanno la funzione di impollinare e quindi di fecondare i fiori. Sono definiti pronubi (trasportano il polline da un fiore all’altro) e sono le farfalle, le api, i bombi. La presenza degli insetti impollinatori aumenta la riproduzione delle piante in quanto la presenza di un vettore aumenta la probabilità di contatto tra una pianta e l’altra.
Chiedi informazioni al tuo tecnico di fiducia per avere informazioni sulla strategia, sulle modalità di ricezione (direttamente a casa tua!) e sulle semplici modalità di distribuzione!
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Potatura verde della vite

Potatura verde della vite
Le operazioni di potatura verde della vite, assieme al piano di fertilizzazione, sono il principale mezzo a disposizione del viticoltore per regolare al meglio l’equilibrio vegetativo: un vigneto che ha un buon equilibrio vegeto-produttivo raggiunge questo obiettivo in quanto un giusto rigoglio di vegetazione porta all’ottenimento di uve sane e con buoni parametri qualitativi. Mirano a regolare lo sviluppo della chioma al fine di ottenere l’equilibrio tra superficie fogliare e numero di grappoli, favorendo la maturazione di quest’ultimi e lo sviluppo delle gemme e dei tralci per gli anni a venire. Le operazioni di potatura verde si effettuano durante lo sviluppo vegetativo della pianta, ovvero del germogliamento a poco prima della raccolta.
Le principali operazioni di potatura verde sono:
- Scacchiatura
- Spollonatura
- Cimatura
La prima operazione che si effettua in ordine temporale è la scacchiatura, che avviene poche settimane dopo il germogliamento o addirittura durante lo stesso, quando i germogli sono ancora verdi e teneri. I cacchi sono tralci (generalmente sterili) che nascono dalle gemme di controcchio (gemme laterali alla gemma principale) del capo a frutto. Questi germogli non risultano utili al fine della potatura invernale e la loro eliminazione permette un miglior passaggio di linfa verso il germoglio principale. Nei casi di viti troppo deboli che presentano tutti germogli fertili, si elimina qualche germoglio uvifero per non indebolirle troppo, ad esempio quelli doppi o in eccesso rispetto alla produzione
La spollonatura consiste nell’eliminazione dei tralci che nascono sul fusto da gemme latenti (succhioni) e dei polloni, tralci che nascono dalla base del tronco o dalle radici. Succhioni e polloni sono formazioni non produttive e di elevata vigoria che sottraggono elementi utili ai tralci e a i grappoli. E’ consigliato eliminarli quando sono ancora verdi, a partire dalla prima decade di maggio.
La cimatura consiste nella rimozione dell’apice vegetativo e di un numero variabile di foglie sottostanti: togliendo la dominanza apicale si ottiene l’emissione di femminelle. Con la cimatura si limita l’ingombro della chioma, si migliorano il portamento e la distribuzione della vegetazione, si contrasta la copertura dei tralci ricadenti rispetto alla fascia produttiva che impedisce un ottimale distribuzione dei prodotti fitosanitari e favorisce un microclima ottimale allo sviluppo di patogeni fungini. Effettuata una decina di giorni prima della fioritura (per vitigni vigorosi) favorisce l’allegagione in quanto interrompe la forte attività vegetativa che induce colatura: questo intervento dovrà essere leggero in modo da ripeterlo a distanza di 20-30 giorni. Se eseguita in pre-invaiatura si permette alla pianta di emettere femminelle, fondamentali per l’accumulo di sostanze all’interno della pianta.
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