Analisi del terreno

3 motivi per cui richiedere le analisi del terreno:
- avere un piano di concimazione mirato
- abbattere i costi
- migliorare la produttività
La pianta si nutre solo ed esclusivamente grazie al terreno ed ai batteri che lo popolano, quindi l’interazione pianta-suolo-batteri è strettamente correlata alla nutrizione delle colture. Un piano di nutrizione mirato ci permette di arricchire e preservare la fertilità del suolo e la vitalità dei batteri, di soddisfare quindi i fabbisogni nutrizionali della coltura. Le analisi del terreno ci permettono di avere piena conoscenza dello stato del suolo e dei suoi componenti, dai quali partire per allestire un piano di nutrizione mirato in termini di qualità e quantità.
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Manutenzione forbici per potare

Manutenzione forbici per potare
Le vostre attrezzature sono pronte ed efficienti per ripartire con la stagione della potatura? Avete ingrassato ed affilato forbici, tronca rami, forbici elettriche, ecc? Ma soprattutto queste due operazioni sono sufficienti? Purtroppo no! Soprattutto per quelle attrezzature più delicate e complesse come le forbici elettriche. In questo periodo di freddo e con poche ore di luce a disposizione, dobbiamo avere al nostro fianco attrezzature efficienti e correttamente funzionanti per perdere meno tempo in guasti o mal funzionamenti. Per questo la manutenzione periodica è importantissima e questo comporta non solo la lubrificazione, l’ingrassamento e l’affilatura delle lame ma anche e soprattutto la pulizia, la sostituzione di componenti usurate e l’ingrassaggio di tutte le parti in movimento all’interno delle forbici stesse.
Per una soluzione o un consiglio passa da noi in negozio oppure contattaci telefonicamente chiedendo di Daniele!
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Potatura della vite: quando iniziare?

Potatura della vite: quando iniziare?
La potatura della vite si effettua prevalentemente in inverno, quando la pianta ha perso completamente le foglie. Il periodo ideale va da gennaio a fine marzo. Per le viti giovani, cioè con meno di tre anni, è consigliabile potare alla fine dell’inverno, in modo da intervenire sulle parti della pianta che hanno subito i maggiori danni delle avversità climatiche. La potatura secca deve porre le basi per un ottimale equilibrio tra l’attività vegetativa e l’attività produttiva della pianta: una pianta in equilibrio esprimerà la migliore qualità possibile, avrà uno stato vegeto-produttivo ottimale e sicuramente potrà durare più a lungo negli anni.
L’equilibrio vegeto-produttivo andrà sempre ricercato guardando soprattutto a quella che è stata la risposta vegetativa e produttiva dell’anno precedente: se siamo rimasti soddisfatti dalla quantità e dalla qualità del prodotto, cercheremo di ripetere la potatura e cercheremo di ripetere le operazioni colturali dell’anno precedente adattandoli sicuramente alla situazione climatica dell’anno in corso; se invece abbiamo prodotto troppo o poco o non abbiamo ottenuto qualità soddisfacente dovremo adottare correttivi. Il carico di gemme lasciato condiziona il numero di grappoli ottenibili nell’anno; le prime cose da conoscere sono quindi la fertilità media delle gemme per ogni vitigno: moltiplicando il numero di gemme per la fertilità media e il peso medio del grappolo sapremo quanto potenzialmente quel vigneto ci darà in termini di produzione.
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SCAFOIDEO: quando iniziare a trattare e come?

SCAFOIDEO: quando iniziare a trattare e come?
Lo scafoideo è l’insetto vettore del fitoplasma della vite noto come flavescenza dorata.
La flavescenza dorata causa un’importante perdita di produzione e spesso la morte della pianta. L’unico mezzo per contrastarla è la lotta al suo vettore, lo Scaphoideus titanus.
L’insetto compie una sola generazione all’anno: la comparsa delle prime forme giovanili avviene a maggio ma essendo che la schiusura delle uova è estremamente scalare si ha una maggior presenza delle forme adulte nei mesi di giugno e luglio, che si protrae poi fino ad ottobre. Le forme giovanili sono quelle più vulnerabili in quanto poco mobili e quindi più facili da colpire (rimangono sui polloni della pianta), mentre le forme adulte hanno una efficiente mobilita’ sia sulla pianta stessa che nello spostarsi da una pianta all’altra quindi più difficili da colpire. Per questo motivo è consigliabile iniziare ad intervenire già nel mese di maggio per colpire le forme giovanili e poi dare continuità agli interventi per coprire la scalarità delle nascite (nel rispetto delle etichette ministeriali dei prodotti impiegabili) durante tutta la stagione fino ad agosto.
La scalarità delle nascite e la numerosità degli individui circolanti aggravano il problema della trasmissione del fitoplasma e della difficoltà di controllo del vettore stesso, motivi per cui è necessario avere un occhio di riguardo in più nella difesa da questo insetto fitofago.
Contattaci per saperne di più sulla giusta strategia di controllo da attuare in campo!
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