IL TAPPETO ERBOSO RIPRENDE VITA!

IL TAPPETO ERBOSO RIPRENDE VITA! Cosa fare?

L’inizio della primavera comporta un’innalzamento delle temperature ed un allungamento delle ore di luce (fotoperiodo): la fase vegetativa del tappeto erboso ha inizio!

Consigli:

  • Concimazione: utilizzo di concimi organo-minerali (con sostanza organica) o solo minerali ternari (azoto, fosforo e potassio, prediligendo l’azoto) per favorire la ripresa vegetativa e concimi contenenti micorrize (funghi benefici per le radici della pianta che aiutano l’assorbimento di sostanze nutritive).
  • Semine: il tipo di semente da utilizzare varia a seconda dell’esposizione solare e dalla presenza o meno dell’impianto di irrigazione. Ci sono varietà più rustiche e tolleranti ad una minore disponibilità di acqua, varietà che necessitano di molta luce solare e altre invece adatte anche alle zone più ombrose, oppure varietà più adatte al calpestio rispetto ad altre.
  • Trasemine: la trasemina è un intervento di risemina su prato già esistente e si effettua per rinfoltire zone di prato che hanno perso vigore. Una buona pratica da effettuare prima della trasemina è quella di arieggiare il prato.

A cosa serve arieggiare il prato

L’arieggiatura del prato serve a rompere ed asportare il feltro; si tratta di quella coltre di materiale organico (foglie, resti di sfalcio, pezzi di radici, detriti vegetali vari) che si deposita normalmente sull’erba, dove continua ad accumularsi quando il terreno non riesce più a decomporlo.

Fino a pochi millimetri (3 o 4) il feltro funziona da pacciamatura, capace di ridurre l’evaporazione dell’umidità dal terreno: un fatto positivo per il prato, specie d’estate. Oltre diventa una barriera insidiosa per la salute e la bellezza dell’erba:

  • Impedisce il passaggio della luce, dell’ossigeno e dell’acqua, che invece tende a ristagnare;
  • Fa crescere l’erba in altezza alla ricerca di luce;
  • Rende meno efficienti l’irrigazione, la concimazione e la risemina.

In pratica con meno luce, acqua e sostanze nutritive a disposizione, il prato diventa più vulnerabile alle malattie e meno resistente sia alla siccità estiva che ai rigori invernali. Con l’arieggiatura del prato si elimina il feltro, restituendo ossigeno alle radici dell’erba, permettendo all’acqua e alle sostanze nutritive di essere assorbite dal terreno e fare in modo che le piantine d’erba svolgano al meglio la fotosintesi. Con l’arieggiamento si elimina il muschio, che prende il sopravvento sull’erba, in particolare all’ombra, quando c’è umidità che ristagna e spazio libero.

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